ahhh il Buthan !!!
La parola “crisi” sarà sicuramente nel prossimo Zeitgeist, ma quello che stiamo osservando nell’ultimo periodo è l’espandersi di un nuovo mondo semantico. Dai discorsi pre-elezioni di Obama fino all’ultimo blog, “cambiamento”, “nuovo”, “giovane”, ma sopprattutto “opportunità“. Siamo sempre più una società, un mondo, davanti a un bivio. Queste difficoltà possono essere lo stimolo per cambiare, non un periodo di attesa per il ritorno di passati momenti migliori.
Chi crede che una crescita esponenziale possa continuare all’infinito in un mondo finito è un folle, oppure un economista.(Kenneth Boulding) Il movimento per la decrescita felice è una prova di quanto sopra. Ma la cosa che mi ha incuriosito è la fortuna di un concetto non recentissimo sulla stampa estera e nazionale. L’indice di felicità interna ogross national happiness.Piacevole l’intervento di Seth Mydans Per citare solo l’articolo più diffuso, anche grazie alla paginette del TIMES…
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