a Davide e Yasmean
BELLEZZA E GENIALITÀ
Vorrei raccontare in maniera essenziale l’esistenza di una attrice ritenuta la donna più bella del monto, che ha saputo conciliare il mondo della “settima arte” con quello della progettualità frequentando la facoltà di ingegneria a Vienna dove non avrà concorrenti maschi.
All’anagrafe si chiamava Edwing Eva Maria Kiesler, era nata a Vienna da una famiglia dell’ata borghesia Ebraica che le impartì una educazione alquanto ottocentesca tantoché, alla età di 5 anni palava 4 lingue, a 10 anni suona bene il pianoforte, quale preludio di una geniale predisposizione all’apprendimento.
Quando già ventenne entrava in una strada e iniziava a dialogare, nessuno degli astanti la ascoltava e i loro sguardi erano come rapiti dal movimento delle sue labbra a ogni parola.
Poco tempo dopo, il regista Cecoslovacco Gustav Machaty la sceglie come interprete del film “Estasy” dove, per la prima volta, una attrice si esibisce del tutto nuda.
Dall’Europa si trasferisce negli stati uniti dove la M.G.M. le offre un contratto a condizione che “perfezioni” il suo inglese e cambi il suo nome, assumendo quello d’arte di Hedy Lamarr.
Girerà così vari film con attori di fama mondiale, tra i quali Clark Gable e Spencer Tracy.
Ma, nonostante il fascino della cinematografia, nessuno dei suoi film sarà attraente come la sua vita, così ricca di talentuosa creatività che male si coniugava con la logica di mercato della Metro Goldwyn Mayer.
“L’intelligenza le avrebbe compromesso l’immagine“
In pari tempo, nel campo ingegneristico, Hedy progetta un metodo di guida a distanza riguardante il lancio di un siluro con un sistema di modulazione che codificava, “tagliuzzandole”, delle informazioni da trasmettere e ricevere su frequenze radio che arriveranno agli interessati, (gli unici in grado di renderle utilizzabili, conoscendone la sequenza) e consentendo loro la deriva dei siluri nemici e, in pari tempo, la non ingerenza delle proprie frequenze.
Ma nonostante ciò, la marina militare Americana, pur riconoscendole una indubbia validità, si rifiutò di accoglierla in quanto inventata da una donna e perciò non convincente secondo l’esercito e la marina degli Stati Uniti.
La mente di Hedy Lamarr partorisce idee che potrebbero decidere le sorti del secondo conflitto mondiale allor ‘quando la marina Tedesca rendeva inoffensivi i siluri Americani che provocavano sconvolgenti intrusioni nei segnali radio e gli Americani non sapevano come contrastarli, fintanto che Hedy, con la collaborazione del suo secondo marito, un musicista, adoperando dei rotoli di carta perforati dei pianoforti meccanici, realizza un sistema che codificava la trasmissione delle frequenze radio che rendevano i siluri Americani invisibili ai Tedeschi.
Tutto ciò è stata la raffinata intuizione che sta alla base dei moderni Wi-Fi ed è una rivoluzionaria apparecchiatura crittografica che frutterà all’industria bellica Amerciana svariati miliardi di cui Hedy non riceverà alcun beneficio.
In ultima analisi e grazie ancora una volta alla estensione scientifica della Lamarr, si arriverà alla scoperta del cellulare, impiegato giornalmente nelle molteplici necessità della nostra incalzante modernità.
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Hedy ha saputo conciliare la sua avvenente beltà e il talento inventivo, nonostante una tormentata irrequietezza e una carenza affettiva per la mancata presenza di quel focolare domestico e degli affetti familiari.
Hedy fu bellissima con una particolare “felicità d’ingegno” che la rese una donna di potere con decisioni manageriali, ma fu anche un’anima senza amore e senza una vera famiglia e che detestava ogni giorno di più quel suo viso di perfezione che le aveva causato dolorose vicende e disturbi di cuore.
Si sposò 6 volte a altrettante volte divorziò, ma il suo vero amore – diceva il suo agente – era Heddy Lamarr.
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È diventa ormai una persona in età avanzata con uno stato mentale caratterizzato da smarrimenti, disturbi emotivi, mancanza di chiarezza di pensiero e, talvolta, disorientamento percettivo e, soprattutto, sfigurata da interventi estetici, muore d’infarto nel sonno a 81 anni, portando con se quella bellezza così vanamente osteggiata.
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Alla sua morte ha voluto che le sue ceneri venissero disperse in quella fascinosa e seducente foresta Viennese, che Hedy amò tanto, dove i sogni si fanno realtà e la realtà si ammanta di meravigliosi e infiniti sogni. (meravigliosi)
Ascona, giugno 2020
Giancarlo Fabbri, Membro della Società Teosofica Svizzera