È bello far galoppare la fantasia sul web e facendo questo arrivo a questo fumetto perché faccio una ricerca sul manoscritto originale delle Stanze di Dzyan e mi ritrovo :
Sul Libro di Dzyan è incentrato l’albo a fumetti L’uomo che inseguiva le ombre (Storie da Altrove n. 11 – ottobre 2008).
martin mystère
Soggetto e Sceneggiatura: Carlo Recagno 
Disegni: Sergio Giardo
Copertina: Giancarlo Alessandrini

Settembre 1859. La tempesta solare più potente della storia porta conseguenze fino sulla Terra, dove si manifestano insoliti fenomeni di aurora boreale, e le onde elettromagnetiche mandano in tilt i telegrafi in più continenti. Ma c’è un particolare effetto che non verrà sentito per più di trent’anni… Maggio 1891. Alle cascate di Reichenbach, in Svizzera, ha luogo lo scontro finale tra Sherlock Holmes e il suo più acerrimo nemico, il “napoleone del crimine”: il professor James Moriarty. I duellanti scompaiono entrambi, ma sono davvero morti? Pochi giorni dopo, un turista inglese si aggira per Firenze con aria circospetta, alla ricerca di informazioni utili a fermare l’ultimo piano del diabolico professore, messo in atto prima della sua dipartita. Un piano che ha a che fare in qualche modo con uno dei diari della misteriosa madame Helena Petrovna Blavatsky…

Sul Libro di Dzyan è incentrato l’albo a fumetti L’uomo che inseguiva le ombre (Storie da Altrove n. 11 – ottobre 2008).
Naturalmente come per ogni cosa è bene arrivare all’origine semantica del nome in questione (nella fattispecie Dzyan) :
^ DzyanDzan o Dzyn in lingua senzar (v. nota successiva per senzar). In “The Theosophical Glossary” (1892), la Blavatsky offre un’ulteriore grafia alternativa (Dzen) e correla il nome ai termini sanscriti dhyan e jnâna (saggezza, conoscenza divina) e al tibetano Dzin (insegnamento) Fonti: H. P. Blavatsky, The Theosophical Glossary