Tradotto da https://web.archive.org/web/20040617080517/http://blavatskyarchives.com/olcott1890.htm

[Ristampato da The Theosophist (Adyar, Madras, India),
Novembre 1890, pp. 65-70].


Mi sono appena imbattuto in un frammento del MS. del mio primo discorso di anniversario come Presidente-Fondatore, e spero di interessare i nostri membri al suo contenuto. La data è il 4 ottobre 1876, ed è stato pronunciato nelle nostre stanze del Mott Memorial Hall, nella città di New York. L’averla vista mi ha riportato alla mente tutti i ricordi di quell’età infantile del nostro movimento teosofico; quel tempo di brillanti speranze, di perfetta fiducia e di affettuose illusioni. Richiamava anche il ricordo dello sgretolamento di certe illusioni che avevamo avuto quando il gruppo di signore e signori di Irving Place accettò, su mia proposta, di formare un corpo, che divenne a tempo debito la Società Teosofica. L’imminenza del suo prossimo quindicesimo anniversario conferisce interesse a questo primo foglio della storia della Società e mi induce a indicare la lezione che contiene.

Alcuni ricorderanno che la riunione di cui sopra fu un incontro informale di amici e conoscenti, per un numero di una dozzina, nel salotto di Madame Blavatsky, per ascoltare la spiegazione del signor George H. Felt di una certa presunta scoperta da parte sua del Canone Perduto della Proporzione, con l’uso del quale gli impareggiabili architetti della Grecia avevano costruito i loro templi e fori. La sua conferenza, illustrata da una serie di bellissimi disegni a colori, fu decuplicata in interesse dalla sua affermazione che non solo aveva scoperto, leggendo i geroglifici, che gli spiriti elementali erano ampiamente usati nei misteri del tempio, ma aveva persino decifrato i mantram con cui erano soggiogati, li aveva praticamente testati e li aveva trovati efficaci. Tra i presenti c’erano diversi vecchi spiritisti, me compreso, di mente aperta, che erano pronti e disposti a indagare su questo argomento, anche se avrebbero dovuto affrontare una miriade di demoni arrabbiati con coloro che avrebbero potuto invadere il loro misterioso dominio. Per quanto mi riguarda, avevo acquisito una piena convinzione della loro esistenza e del potere dell’uomo di soggiogarli, vedendo molti fenomeni prodotti da Madame Blavatsky in condizioni non (anzi, dovrei dire, anti) medianiche. Ero anche venuto a conoscenza dell’esistenza di adepti magici iniziati in Egitto, in India e in certe altre parti del mondo. La possibilità, quindi, di essere in grado, con l’aiuto del signor Felt e senza tirare in ballo i nomi di nessuno dei miei Maestri, di gettare una tale marea di luce sul problema dei fenomeni psichici, si suggerì subito alla mia mente; così scrissi su un foglietto una o due righe chiedendo a H. P. B. se pensava che fosse una buona idea proporre la formazione di una tale Società, convinsi il signor Judge di passarglielo dal lato opposto della stanza, e, dopo un suo cenno di assenso, mi alzai e, dopo aver fatto alcune osservazioni sulla conferenza e sul conferenziere, chiesi se la compagnia presente si sarebbe unita a me nell’organizzare una società di ricerca nel dipartimento coperto dalla presunta scoperta del Sig. Mi soffermai sulle tendenze materialistiche dell’epoca e sul desiderio dell’umanità di ottenere una prova assoluta dell’immortalità; indicando la numerosa diffusione del movimento spiritualistico come la migliore prova del fatto, e accennando alla possibilità di essere aiutati nel nostro lavoro filantropico dai Maestri, dai quali H. P. B. aveva imparato ciò che sapeva, se ci fossimo seriamente e disinteressatamente messi a studiare. Tra gli amici presenti c’era un sacerdote unitariano, che aveva un legame editoriale con un giornale religioso, e il suo resoconto non molto completo di quella riunione – che sta davanti a me mentre scrivo – riporta la scena vividamente alla mia memoria. Il suggerimento fu accolto subito, il signor Felt promise di mostrarci i suoi elementali e di dirigere i nostri studi; la formazione della Società fu votata all’unanimità, io fui eletto Presidente pro tempore, e fu nominato un comitato per redigere il necessario codice di regole e la dichiarazione dei principi. Ho dato questi fatti più brevemente prima. L’incontro avvenne alla fine di agosto (1875), il Comitato per il Regolamento ebbe diverse sessioni; il 16 ottobre fu convocata una riunione dei membri per discutere, e una il 30 per adottare, la bozza finalmente concordata. In quest’ultima occasione fu fissata una riunione aggiornata per l’inaugurazione formale degli ufficiali e il discorso di apertura del presidente. Così la vita esecutiva della Società risale alla sera scorsa specificata. Gli ufficiali scelti furono i seguenti:

Presidente: Henry S. Olcott.

Vicepresidenti: S. Pancoast, M.D., e George Henry Felt.

Segretario corrispondente: H. P. Blavatsky.

Segretario verbalizzante: John Storer Cobb, LL. D.

Tesoriere: Henry J. Newton.

Bibliotecario: Charles Sotheran.

Consiglieri: Rev. J. H. Wiggin, Emma Hardinge Britten, R. B. Westbrook, D.D., LL.D., C. E. Simmons, M.D., Herbert D. Monachesi.

Avvocato della Società: Wm. Q. Judge.

Mr. Charles Carleton Massey, Barrister-at-Law, di Londra, era presente alla riunione del 30 ottobre, si unì alla Società, diventando così uno dei suoi co-fondatori. Più tardi, il famoso e onorato Mr. William Stainton Moses, M.A. (Oxon), già un mio attivo corrispondente — e da allora un caro amico — si unì a noi, come fece anche Miss Kislingbury, l’allora Segretario Generale dell’Associazione Britannica degli Spiritualisti, e altre persone eccellenti. Alla fine organizzarono nell’anno 1878, con l’aiuto del Dr. Storer Cobb come mio delegato ufficiale, la prima delle nostre filiali, la British T. S., ora conosciuta come London Lodge T. S., sotto uno statuto emesso da me nel 1876.

Gli obiettivi originariamente dichiarati della Società Teosofica erano lo studio della scienza occulta e della filosofia esoterica, nella teoria e nella pratica, e la divulgazione dei fatti in tutto il mondo. Il preambolo originale dice: “In altre parole essi (i fondatori) sperano che, andando più a fondo di quanto la scienza moderna abbia fatto finora nelle filosofie esoteriche dei tempi antichi, possano essere in grado di ottenere, per loro stessi e per altri ricercatori, la prova dell’esistenza di un ‘Universo Invisibile’, la natura dei suoi abitanti, se esistono, e le leggi che li governano e le loro relazioni con l’umanità”. In una parola, la nostra speranza era di acquisire questa conoscenza occulta con l’aiuto del signor Felt e di H. P. B. Che le nostre idee fossero eclettiche e non settarie è chiaramente dimostrato dal secondo paragrafo del nostro Preambolo:

“Quali che siano le opinioni private dei suoi membri, la Società non ha dogmi da imporre, nessun credo da diffondere. Non è formata né come uno scisma spiritualista, né per servire come nemico o amico di qualsiasi corpo settario o filosofico. Il suo unico assioma è l’onnipotenza della verità, il suo unico credo una professione di devozione incondizionata alla sua scoperta e propagazione. Nel considerare le qualifiche dei candidati all’adesione, non conosce razza, sesso, colore, paese o credo”.

Io stesso ho redatto questo documento, e questa è la piattaforma su cui abbiamo preso posizione, e su cui siamo rimasti in piedi da allora. Non c’è ancora una formulazione distinta degli ormai noti “Tre Oggetti”, ma la clausola della Fratellanza Universale si rispecchia nell’eclettismo sopra espresso, e lo studio della Letteratura Orientale nell’undicesimo paragrafo del Preambolo, dove si dice che “I Fondatori, essendo ostacolati in ogni tentativo di ottenere la conoscenza desiderata in altre parti, rivolgono i loro volti verso l’Oriente, da cui sono derivati tutti i sistemi di religione e filosofia”. La modestia delle nostre pretese può essere misurata da questo paragrafo conclusivo del documento in questione:

“La Società Teosofica, declinando ogni pretesa di possedere vantaggi insoliti, ogni motivazione egoistica, ogni disposizione a ferire intenzionalmente e senza motivo qualsiasi organizzazione stabilita, invita la fraterna cooperazione di coloro che possono rendersi conto dell’importanza del suo campo di lavoro, e sono in sintonia con gli obiettivi per i quali è stata organizzata”.

La nostra prima amara delusione fu il fallimento del signor Felt nel mantenere le sue promesse. Con difficoltà lo convinsi a tenere una o due conferenze in più, ma non ci mostrò mai tanto quanto lo scodinzolio della coda di un elementale scomparso. H. P. B., che allora lavorava notte e giorno al suo primo libro, “Iside Svelata”, si rifiutò ben presto persino di partecipare alle nostre riunioni, e tanto meno di fare in esse il più piccolo fenomeno – anche se a casa sua continuava a sbalordire i suoi visitatori – e così, abbastanza naturalmente, i principali spiritisti della Società divennero insoddisfatti e si ritirarono. Costretto, contrariamente a tutte le mie aspettative, a mantenere alto l’interesse alle riunioni e a portare tutto il carico da solo, mentre allo stesso tempo mi occupavo dei miei affari professionali e aiutavo H. P. B. su “Iside”, feci quello che potevo per ottenere psicometri, chiaroveggenti, mesmeristi e medium spirituali per mostrarci varie fasi della scienza psichica. A poco a poco crebbe una corrispondenza con compagni di studio nazionali e stranieri, e così l’anno passò, e arrivò la sera in cui fu pronunciato il mio primo discorso annuale. Sfortunatamente la seconda metà del MS. è mancante, così che non posso dare una panoramica completa del lavoro dell’anno. Gli argomenti principali che trovo nella parte che ho davanti sono questi: (a) il completamento della prima bozza di “Isis Unveiled” — che fu riscritta due volte e infine pubblicata da J. W. Bouton di New York, il 29 settembre 1877; (b) la celebrazione pubblica dei riti funebri di uno dei nostri membri, il Barone de Palm, un nobile bavarese, il cui corpo cremai pubblicamente nel mese di dicembre successivo, essendo questo l’inizio dell’ormai popolare movimento di cremazione in America; (c) il salvataggio dalla fame e il ritorno in patria di un nostro membro, Mr. Edward Spaulding, di un gruppo di arabi tunisini indigenti che avevano trovato la loro strada per New York; (d) la prova della medianità del Dr. Slade, su richiesta dei professori dell’Università di San Pietroburgo, e l’invio di lui lì sotto un contratto stipulato da me con lui per loro conto; (e) i tentativi riusciti di quattro dei nostri membri di proiettare i loro corpi astrali e visitare amici lontani. Un caso particolare che posso citare qui, poiché ho avuto il permesso del signore in quel momento di renderlo noto: —

“Uno dei nostri compagni che risiede in Europa, e che ha avuto più successo nei suoi esperimenti di qualsiasi altro di noi, ha avuto l’abitudine di sdraiarsi sul suo divano per un’ora, dopo essersi vestito al mattino, e cercare di uscire dal suo corpo. Una notte, mentre ero al lavoro al mio tavolo, impegnato intensamente sulla questione in questione, ho sentito un suono basso e indescrivibile, e girando rapidamente la testa ho visto, come se fosse un fantasma, il nostro amico europeo. Prima che potessi parlargli, se n’era andato. Sul tavolo c’era un piccolo diario, in cui erano indicate le differenze di tempo tra le principali città del mondo. Mi sono accorto dell’ora che era nel luogo in cui il dormiente doveva trovarsi in quel momento, e gli ho scritto subito i particolari. Dieci giorni dopo ricevetti una sua lettera per posta, in cui mi diceva che ad un’ora che corrispondeva esattamente a quella che avevo annotato, era riuscito ad attraversare l’acqua e a vedermi. Le nostre lettere si erano incrociate durante il tragitto, la mia lo raggiunse più o meno nello stesso momento in cui io ricevetti la sua. Il nome di questo signore, mi è permesso di dire, è W. Stainton-Moses, un professore dell’University College di Londra”.

Il discorso tocca i fatti interessanti della rinascita della parola “Teosofia” dopo che era stata così a lungo al bando, e della possibilità di formare una Società Teosofica nell’aria pulita del pensiero progressista americano; e si prende nota dell’immediata notorietà data alla nostra impresa dalla stampa di tutto il mondo: gli aspri assalti dei giornali spiritualisti contro di noi, e uno recente del più noto medium-insegnante del giorno, che pretendeva di parlare sotto il controllo di spiriti umani disincarnati. Nel Discorso c’erano parole di rimprovero e di ammonimento per quei membri che si erano uniti a noi solo per venire a vedere i miracoli. Si dice che:

“La Società Teosofica era l’ultimo posto da visitare, se vedere miracoli era l’unico obiettivo in vista. I suoi fondatori non fecero alcun contratto per sviluppare medium o maghi, ma, al contrario, dichiararono espressamente che ciò che facevamo doveva essere fatto principalmente a casa, da noi stessi individualmente. Le riunioni semestrali, fu osservato nell’inaugurazione del Presidente, sarebbero state dedicate al confronto delle esperienze personali, alla lettura della corrispondenza e alla realizzazione di quegli esperimenti che avrebbero avuto successo in un gruppo misto”.

Osservate come esattamente gli sviluppi del carattere tra i nostri membri del primo anno coincidono con quelli di tutti gli altri fino ad oggi: una maggioranza viene per sbalordire ed essere stupita, per ottenere poteri psichici per fini egoistici senza sforzo personale, una minoranza è spinta dalla brama di conoscenza, dal desiderio di epurare le idee false, e dal forte desiderio di aiutare l’umanità a vedere attraverso l’errore, estinguere l’ignoranza, il pregiudizio e l’egoismo, e di unirsi in una comune amicizia di razze e credi.

Questa è una narrazione chiara e senza fronzoli degli inizi della Società Teosofica come appare dall’esterno. Nessun fatto è stato soppresso o distorto, e nessuna colorazione di magia o mistero. Non si è verificata alcuna caduta fenomenale di MSS. dallo spazio, nessuna campana delle fate ha suonato dei rintocchi di gioia, nessun mago orientale è apparso improvvisamente tra noi. Non ho ricevuto alcun “ordine” di creare la Società, né alcuna cosa del genere è stata assunta da nessuno nella stanza. L’evoluzione della Società fu – come gli eventi ora dimostrano chiaramente – un incidente inevitabile nel nostro contemporaneo progresso sociale. La provocazione del suggerimento risiedeva nel mio interesse pratico e di lunga data per la scienza psichica, ora alimentato a fuoco dai fenomeni di H. P. B., dal mio nuovo contatto con gli adepti orientali e dai mezzi apparentemente facili per contribuire enormemente, con l’aiuto del signor Felt e la partecipazione di H. P. B., all’attuale conoscenza del mondo astrale e delle sue razze. L’idea sorse nella mia mente nel modo più naturale e spontaneo possibile, come tali idee si presentano di solito nell’esperienza quotidiana. Ma un problema più profondo sta dietro a questo fatto mentale. L’idea di formare, prima un gruppo di studenti, conosciuto come il “Club dei Miracoli”, che avevo ventilato pubblicamente poco tempo prima, ma che dovette essere abbandonato perché il nostro mezzo sperimentale previsto, un certo David Dana — fratello dell’attuale editore del N. Y. Sun — fallì completamente, e poi la Società Teosofica, scaturì davvero dal mio cervello, o fu messo lì ab extra, da qualche maestro di trasferimento del pensiero? Questa è una questione che non può essere risolta giudizialmente in assenza di giudici Mahatma e giuristi Chela avanzati. Ciò che la mia convinzione può essere non è una prova legale, né il caso può essere mai determinato, su questo piano di coscienza. Ma qui c’è un fatto analogo, della natura di una prova valida per me, non pubblicato in precedenza, per quanto mi ricordi, — anche se potrebbe essere stato. Lo Spiritual Scientist (Boston, U. S. A.) di quel tempo contiene come articolo principale una circolare intitolata “Importante per gli spiritisti” e firmata “Per il Comitato dei Sette, Fratellanza di Luxor ***”. La scrissi io stesso, da solo nella mia stanza, lontano da H. P. B. — in un’altra città, infatti — e, per quanto ne so, da ogni altro agente ipnotico. Il documento comprende sei paragrafi come è stato stampato alla fine, la mia prima bozza è stata corretta e la materia è stata riordinata in quello che mi sembrava un ordine migliore. Il mio stato mentale era attivo, i miei pensieri erano chiari, il mio giudizio freddo e calmo; certamente, quindi, era l’opposto della condizione mentale della medianità, cioè la passività. Questo rese il seguito ancora più sorprendente. Feci stampare il documento separatamente come circolare e, per una questione di gusto, ordinai al tipografo di fare l’iniziale di ogni paragrafo in inchiostro rosso, mentre il resto era in nero. La volta successiva che vidi H. P. B. le consegnai una copia del documento stampato, che lei prese a leggere, e subito si mise a ridere. Poi mi chiese di leggere la parola che le iniziali rosse componevano, leggendo dall’alto verso il basso. Immaginate la mia stupefazione nello scoprire che esse componevano il nome dello stesso adepto, un egiziano, dal quale, tramite H. P. B., ricevevo da tempo il mio insegnamento esoterico! Se c’era qualcosa che poteva far esitare un principiante nello studio psichico prima di dogmatizzare sui fenomeni mentali indipendenti, era questo. Colpì come un fulmine; — significava così tanto.

H. S. OLCOTT.

https://theosophy.wiki/en/Founding_of_the_Theosophical_Society

Fondazione della Società Teosofica

Verbale dell’8 settembre 1875.
La Società Teosofica fu fondata ufficialmente a New York il 17 novembre 1875 da Helena P. Blavatsky, Henry S. Olcott, William Q. Judge e altri. Il processo di formazione della Società richiese sei riunioni, che ebbero luogo dai mesi di settembre a novembre, e il discorso inaugurale del presidente Henry Steel Olcott ebbe luogo il 17 novembre.

I teosofi di tutto il mondo celebrano il 17 novembre come Giorno della Fondazione o Giorno dei Fondatori.

Contenuto
1 Settembre 7
1.1 Conferenza di Felt
1.2 Proposta di riunione organizzativa
1.3 Il racconto di E. Gerry Brown
2 Settembre 8
3 Settembre 13
4 Ottobre 8
5 Ottobre 16
6 Ottobre 30
7 Novembre 17
8 Riunioni anticipate
9 Risorse online
9.1 Articoli
10 Note
7 settembre
In questo periodo della sua vita H. P. Blavatsky viveva al 46 di Irving Place, a New York City, ed era abbastanza conosciuta tra coloro che erano interessati alla filosofia esoterica. Il suo appartamento era diventato un luogo dove le persone venivano ad imparare da lei su questi argomenti.

Conferenza di Felt
Martedì 7 settembre 1875, fu organizzata una riunione nelle sue stanze per ascoltare una conferenza di George H. Felt intitolata “Il Canone perduto delle proporzioni degli Egizi, dei Greci e dei Romani”. Non c’è una registrazione ufficiale delle persone presenti in questa particolare serata, anche se probabilmente erano circa venti o meno. Il Col. Olcott descrisse l’incontro come segue:

[George H. Felt] era un disegnatore molto abile, e aveva preparato una serie di disegni squisiti per illustrare la sua teoria che il canone della proporzione architettonica, impiegato dagli egiziani, così come dai grandi architetti della Grecia, era effettivamente conservato nei geroglifici dei templi della Terra di Khemi. La sua tesi era che, seguendo certi precisi indizi, si poteva iscrivere su un certo muro del tempio quella che lui chiamava la “Stella della Perfezione”, all’interno della quale si sarebbe letto l’intero segreto del problema geometrico delle proporzioni; e che i geroglifici al di fuori della figura iscritta non erano altro che meri ciechi per ingannare il profano in cerca di curiosità; poiché, letti consecutivamente a quelli all’interno della figura geometrica, o costituivano indecifrabili sciocchezze o sfociavano in qualche racconto del tutto banale.
Questo diagramma consiste in un cerchio con un quadrato dentro e fuori, contenente un triangolo comune, due triangoli egiziani e un pentagono. Lo applica alle immagini, alle statue, alle porte, ai geroglifici, alle piramidi, ai piani, alle tombe e agli edifici dell’Antico Egitto, e dimostra che sono così perfettamente in accordo con le sue proporzioni che devono essere stati fatti secondo la sua regola. Applica lo stesso canone di proporzioni ai capolavori dell’arte greca e trova che sono stati, o potrebbero essere stati, scolpiti senza modelli secondo questa regola. È, infatti, il vero canone dell’architettura della natura.[1]
Durante la conferenza al signor Felt fu chiesto dal dottor Seth Pancoast, un dotto cabalista, se poteva provare la sua conoscenza occulta e la sua capacità di evocare “spiriti dal profondo dello spazio”. Egli rispose categoricamente che attraverso il suo circolo chimico “poteva richiamare alla vista centinaia di forme d’ombra simili all’umano, ma non aveva visto segni di intelligenza in queste apparizioni”.[2]
Proposta di riunione organizzativa
Il discorso fu accolto con entusiasmo e stimolò un’animata discussione. H. S. Olcott scrisse su un foglietto: “Non sarebbe una buona cosa formare una società da questo tipo di studio? Lo consegnò a W. Q. Judge perché lo passasse a HPB, che annuì in segno di assenso.[3]

Il signor Felt disse che nel corso di una serie di conferenze avrebbe potuto mostrare come evocare e controllare gli elementali. Una nuova conferenza fu organizzata per il giorno successivo, dopo la quale sarebbe seguita una riunione per organizzare la nuova società.

Il Col. Olcott spiegò che quando propose la formazione della Società, aveva in mente…

…Un corpo per la raccolta e la diffusione della conoscenza; per la ricerca occulta, e lo studio e la diffusione delle antiche idee filosofiche e teosofiche: uno dei primi passi fu quello di raccogliere una biblioteca. L’idea della Fratellanza Universale non c’era, perché la proposta della Società scaturì spontaneamente dal presente tema di discussione…
La Società Teosofica fu un’evoluzione, non – sul piano visibile – una creazione pianificata.[4]

E. Gerry Brown
Elbridge Gerry Brown riferì dell’incontro in The Spiritual Scientist, riconoscendone il significato:

Un movimento di grande importanza è stato appena inaugurato a New York sotto la guida del Col. Henry S. Olcott, nell’organizzazione di una Società che sarà conosciuta come “La Società Teosofica”. Il suggerimento non era stato premeditato ed è stato fatto la sera del 67, nel salotto di Madame Blavatsky, dove una compagnia di diciassette signore e signori si era riunita per incontrare il signor George Henry Felt, la cui scoperta delle figure geometriche della Cabbala egiziana può essere considerata come una delle più sorprendenti imprese dell’intelletto umano. La compagnia comprendeva diverse persone di grande cultura e alcune di grande influenza personale …

Dopo i discorsi del signor Felt, seguì un’animata discussione. Durante una pausa conveniente nella conversazione, il Col. Olcott si alzò, e dopo aver brevemente delineato la condizione attuale del movimento spiritualistico, l’atteggiamento dei suoi antagonisti, i materialisti, e l’insopprimibile conflitto tra la scienza e i settari religiosi, il carattere filosofico degli Antichi Teosofi e la loro capacità di conciliare tutti gli antagonismi esistenti, e l’apparentemente sublime conquista del Sig. Felt nell’estrarre la chiave dell’architettura della Natura dagli scarsi frammenti di antiche conoscenze lasciateci dalle mani devastanti dei fanatici musulmani e cristiani dei primi secoli, egli propose di formare un nucleo attorno al quale riunire tutte le anime illuminate e coraggiose che fossero disposte a lavorare insieme per la raccolta e la diffusione della conoscenza. Il suo piano era di organizzare una Società di occultisti e cominciare subito a raccogliere una biblioteca e a diffondere informazioni su quelle leggi segrete della natura che erano così familiari ai Caldei e agli Egizi, ma che sono totalmente sconosciute al nostro moderno mondo della Scienza…[5]

8 settembre
Il giorno successivo, l’8 settembre 1875, il signor Felt tenne un’altra conferenza, e successivamente ebbe luogo una riunione per organizzare la Società. Il colonnello Olcott fu eletto presidente e il signor Judge segretario. Tra i presenti, sedici persone consegnarono i loro nomi come disposti a formare e diventare membri di tale Società. Il Col. Olcott pubblicò il rapporto ufficiale della riunione dell’8 settembre, citando dal libro dei verbali:

In seguito alla proposta del Col. Henry S. Olcott, di formare una Società per lo studio e l’approfondimento dell’Occultismo, della Cabbala, ecc., le signore e i signori presenti si sono riuniti in assemblea e, su proposta del signor William Q. Judge, è stato

deliberato che il Col. H. S. Olcott assuma la presidenza. Su mozione fu anche

che il signor W. Q. Judge funga da segretario. Il presidente chiese quindi i nomi delle persone presenti che avrebbero accettato di fondare e appartenere a una società come quella menzionata. Le seguenti persone consegnarono i loro nomi al Segretario:

Col. Olcott, Mme. H. P. Blavatsky, Chas. Sotheran, Dr. Chas. E. Simmons, H. D. Monachesi, C. C. Massey di Londra, W. L. Alden, G. H. Felt, D. E. de Lara, Dr. W. Britten, Mrs. E. H. Britten, Henry J. Newton, John Storer Cobb, J. Hyslop, W. Q. Judge, H. M. Stevens (tutti presenti tranne uno).

Su proposta di Herbert D. Monachesi, fu

Risoluto, che un comitato di tre persone sia nominato dal presidente per redigere uno statuto e un regolamento, e per riferire in merito alla prossima riunione. Su mozione, è stato

deliberato che il presidente sia aggiunto al comitato.

Il presidente nominò quindi i signori H. J. Newton, H. M. Stevens e C. Sotheran membri del comitato.

Su mozione, è stato

Risoluto, che ora ci aggiorniamo a lunedì 13 settembre, nello stesso luogo, alle 8 P.M.[6]
13 settembre
Il signor Felt tenne un’altra conferenza il 13 settembre dove descrisse ulteriormente le sue scoperte. Alcune altre persone hanno partecipato. Dopo questo, il comitato formato da H. J. Newton, H. M. Stevens, C. Sotheran e il Col. Olcott per redigere una Costituzione e un Regolamento ha fatto il suo rapporto. Il Col. Olcott riferisce:

Sono stati esaminati i regolamenti di vari organismi societari, ma quelli della Società Geografica e Statistica Americana e dell’Istituto Americano sono stati ritenuti da noi dei buoni modelli da seguire[7].
Fu in questa riunione che fu deciso che il nome della Società fosse quello di Società Teosofica. Il Col. Olcott scrive

La scelta di un nome per la Società fu, naturalmente, una questione da discutere seriamente nel Comitato. Furono suggeriti diversi nomi, tra i quali, se ricordo bene, l’egittologico, l’ermetico, il rosacrociano, etc., ma nessuno sembrava adatto. Alla fine, sfogliando le foglie del Dizionario, uno di noi si imbatté nella parola “Teosofia”, al che, dopo una discussione, concordammo all’unanimità che quella era la migliore di tutte, poiché esprimeva la verità esoterica che volevamo raggiungere e copriva il terreno dei metodi di ricerca scientifica occulta di Felt[8].
È interessante notare che pochi mesi prima Mme. Blavatsky aveva già scritto una lettera personale usando il termine Teosofia:

La mia credenza si basa su qualcosa di più antico delle bussate di Rochester, e scaturisce dalla stessa fonte di informazione che fu usata da Raymond Lully, Picus della Mirandola, Cornelius Agrippa, Robert Fludd, Henry More, ecc., tutti coloro che hanno sempre cercato un sistema che rivelasse loro le “più profonde profondità” della natura divina, e mostrasse loro il vero legame che unisce tutte le cose. Ho trovato finalmente, e molti anni fa, le brame della mia mente soddisfatte da questa teosofia insegnata dagli Angeli e da loro comunicata affinché la protoplasta la conoscesse per l’aiuto del destino umano.[9]
I reverendi J. H. Wiggin e C. Sotheran furono incaricati di selezionare sale di riunione adeguate. Diversi nuovi membri furono nominati e i loro nomi aggiunti come fondatori.[10]

8 ottobre
Uno dei primi membri, John W. Lovell, diede un resoconto della sua esperienza, lasciando intendere che l’8 ottobre ebbe luogo una riunione in cui egli divenne un Fondatore:

Fu nel settembre del 1875 che sentii per la prima volta la proposta di fondare la Società Teosofica. A quel tempo vivevo a Rouses Point, nella parte settentrionale dello Stato di New York, dove avevo una grande tipografia e manifattura di libri, lavorando per editori di New York, Boston e Philadelphia. Tra questi c’era la ditta J. Sabin & Sons, che pubblicò una piccola rivista che avevo stampato per loro. Questa era diretta dal signor Charles Sotheran, e necessariamente fui portato in stretta relazione con lui. Devo avergli detto che mi ero interessato ai fenomeni psichici perché, quando andai a trovarlo il 23 settembre 1875, in relazione al lavoro che stavo facendo per la sua ditta, mi disse che lui e alcuni suoi amici stavano fondando una Società per l’investigazione dei fenomeni psichici che sarebbe stata chiamata la Società Teosofica, e mi invitò a diventarne membro.

Gli dissi che sarei stato molto contento di farlo, anche se, vivendo così lontano, era dubbio che avrei potuto essere presente a molte delle sue riunioni. Quando gli chiesi delle quote, mi disse che era stata decisa una quota d’iscrizione di 5 dollari. Gliela consegnai e lui mi diede la ricevuta, un facsimile della quale appare a pagina 39 del “Libro d’Oro della Società Teosofica” e disse che mi avrebbe fatto eleggere membro alla prossima riunione, l’8 ottobre. In quella riunione, credo che fosse, il Col. Olcott fece approvare una risoluzione secondo la quale tutti coloro che divennero membri prima dell’organizzazione definitiva, con i sedici che parteciparono alla prima riunione dell’8 settembre, dovevano essere considerati Fondatori della Società. Così, in questo modo, io perché uno dei Fondatori, anche se negli anni successivi il nome fu usato solo per il Col. Olcott, Madam Blavatsky e William Judge.”[11]

16 ottobre
Il 13 ottobre 1875, il Col. Olcott pubblicò il seguente avviso, invitando alla prima riunione tenuta sotto il nome di “Società Teosofica”:

Avendo il Comitato per lo Statuto completato il suo lavoro, una riunione della Società Teosofica si terrà presso la residenza privata, n. 206 West 38th St., sabato 16 ottobre 1875, alle ore 20.00, per organizzare ed eleggere gli ufficiali. Se il signor Felt dovesse essere in città, continuerà il suo interessantissimo resoconto delle sue scoperte egittologiche. Secondo il regolamento proposto, i nuovi membri non possono essere eletti se non dopo trenta giorni dall’esame della loro domanda. È quindi auspicabile una piena partecipazione a questa riunione preliminare.
Il sottoscritto emette questa convocazione in conformità con l’ordine adottato dalla riunione del 13 settembre ultimo.

(Firmato) HENRY S. OLCOTT, Presidente, pro. tem.[12]
Il 16 ottobre erano presenti le seguenti persone: Mme. Blavatsky, Mrs. E. H. Britten, Henry S. Olcott, Henry J. Newton, Chas. Sotheran, W. Q. Judge, J. Hyslop, Dr. W. H. Atkinson, Dr. H. Carlos, Dr. Simmons, Tudor Horton, Dr. Britten, C. C. Massey, John Storer Cobb, W. L. Alden, Edwin S. Ralphs, Herbert D. Monachesi, e Francisco Agromonte.

È stato discusso il regolamento e sono state fatte varie mozioni su di esso, dopodiché la riunione si è aggiornata.

Ufficiali della TS, dal preambolo
30 ottobre
Durante la riunione del 30 ottobre il comitato ha riferito che il luogo di riunione prescelto per la Società è il Mott Memorial Hall, 64, Madison Avenue.

Il regolamento è stato finalmente adottato e ha avuto luogo l’elezione degli ufficiali. Henry S. Olcott fu scelto come presidente; George Henry Felt e il Dr. S. Pancoast, M.D. come vicepresidenti; Mme. H. P. Blavatsky, segretario corrispondente; John Storer Cobb segretario di registrazione; Henry J. Newton, tesoriere; e Charles Sotheran, bibliotecario. I consiglieri erano il Rev. J. H. Wiggin, la Signora Emma Hardinge Britten, R. B. Westbrook, il Dr. C. E. Simmons, M.D., e Herbert D. Monachesi. William Q. Judge fu scelto come consigliere della Società.[13]

Questa data viene indicata per la pubblicazione del Preambolo e dello Statuto della Società Teosofica.

17 novembre
Il 17 novembre, settanta giorni dopo aver concepito la formazione della Società, i membri si riunirono al Mott Memorial Hall e il Col. Olcott pronunciò il suo discorso inaugurale come Presidente-Fondatore della Società Teosofica ormai pienamente costituita. Col senno di poi, le osservazioni iniziali di questo discorso si rivelarono profetiche, il che è notevole se si considera che l’organizzazione iniziò con solo un piccolo gruppo di persone che la pensavano come lui:

Nei tempi futuri, quando lo storico imparziale scriverà un resoconto del progresso delle idee religiose nel secolo attuale, la formazione della Società Teosofica, alla cui prima riunione sotto la sua dichiarazione formale di principi stiamo assistendo, non passerà inosservata. Questo è certo.[14]
La prossima riunione della Società Teosofica era prevista per il 15 dicembre 1875.

Le prime riunioni
Mentre il Col. Olcott fu attivo nelle prime riunioni della Società, Mme. Blavatsky non vi prese parte attiva dopo le prime sessioni. Era occupata con la corrispondenza, la pubblicazione di articoli, le discussioni nel “Lamasery”, e la scrittura di Iside Svelata. Anche il signor Judge non partecipava alle riunioni, essendo occupato con il suo lavoro e frequentando il “Lamasery” durante la sera per studiare.

Altri membri furono ammessi di volta in volta, sia attivi che corrispondenti. Il signor Felt non fu in grado di mantenere la sua promessa di materializzare “spiriti” in pubblico, sebbene Mme. Blavatsky avesse affermato di averlo fatto in presenza di un piccolo gruppo privato di studenti. Alla fine lasciò la Società, come la maggior parte degli altri primi membri quando scoprirono che le loro aspettative non venivano soddisfatte. Dalla fine del 1876 a quella del 1878 (quando i fondatori si trasferirono in India) la Società come corpo fu relativamente inattiva e le sue riunioni quasi cessarono. Tuttavia, continuò ad avere un’influenza crescente soprattutto attraverso le riunioni nella “Lamasery”, la corrispondenza e la pubblicazione di articoli.

Risorse online
Articoli
Discorso inaugurale del presidente-fondatore della Società Teosofica di H. S. Olcott
La fondazione della Società Teosofica di Walter A. Carrithers, Jr.
Note
Henry Steel Olcott, Old Diary Leaves First Series (Adyar, Madras: The The Theosophical Publishing House, 1974), 115-116.
Henry Steel Olcott, Old Diary Leaves First Series (Adyar, Madras: The The Theosophical Publishing House, 1974), 116.
Sylvia Cranston, H.P.B. The Extraordinary Life & Influence of Helena Blavatsky, (New York: Putnam Book, 1993), 143.
Henry Steel Olcott, Old Diary Leaves First Series (Adyar, Madras: The The Theosophical Publishing House, 1974), 120.
John W. Lovell, “Some Personal Reminiscences”, The American Theosophist 34.11 (novembre 1946), 241. Citato dall’articolo di E. Gerry Brown su The Spiritual Scientist del 1875 da John W. Lovell in una relazione che lesse ad una riunione della Loggia di New York, il 6 novembre 1928.
Henry Steel Olcott, Old Diary Leaves First Series (Adyar, Madras: The The Theosophical Publishing House, 1974), 121-122.
Henry Steel Olcott, Old Diary Leaves First Series (Adyar, Madras: The The Theosophical Publishing House, 1974), 133.
Henry Steel Olcott, Old Diary Leaves First Series (Adyar, Madras: The The Theosophical Publishing House, 1974), 132.
John Algeo, The Letters of H. P. Blavatsky vol. 1, lettera 21 (Wheaton, IL: The The Theosophical Publishing House, 20034), 86.
Henry Steel Olcott, Old Diary Leaves First Series (Adyar, Madras: The The Theosophical Publishing House, 1974), 130-131.
“John W. Lovell, “Reminiscences of Early Days of the Theosophical Society” The Canadian Theosophist (marzo-agosto 1929).
Henry Steel Olcott, Old Diary Leaves First Series (Adyar, Madras: The The Theosophical Publishing House, 1974), 133.
Henry Steel Olcott, Old Diary Leaves First Series (Adyar, Madras: The The Theosophical Publishing House, 1974), 135.
Discorso inaugurale del presidente-fondatore della Società Teosofica di H. S. Olcott

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