Il tema non poteva essere più attuale e mentre vediamo gli affanni per celare gli interessi di parte e i genocidi che sempre vengono compiuti in questo pianeta ignorante ci poniamo la domanda sbagliata. Come si raggiunge la pace.
La pace non si raggiunge, c’è già di suo, ma non bisogna fare finta che non sia importante fare di tutto per mantenerla perché il sistema umano da sempre si illude che le azioni non causino squilibrio.
Beh, in fondo l’ignoranza della nostra nautura divina, il senso dell’Ego, l’attrazione e la repulsione oltre che l’attaccamento alla vita sono i grandi motori delle azioni umane e lo smarrimento in maya la condizione di partenza.
Il termine sanscrito saṃsāra (devanāgarī संसार, “scorrere insieme”) indica, nelle religioni dell’India quali il Bramanesimo, il Buddhismo, il Giainismo e l’Induismo, la dottrina inerente al ciclo di vita, morte e rinascita. È talora raffigurato come una ruota.
In senso lato e in un significato più tardo, viene ad indicare anche “l’oceano dell’esistenza”, la vita terrena, il mondo materiale, che è permeato di dolore e di sofferenza, ed è, soprattutto, insustanziale: infatti, il mondo quale lo si vede, e nel quale si vive, altro non è che miraggio, illusione māyā. Immerso in questa illusione, l’uomo è afflitto da una sorta di ignoranza metafisica (avidyā), ossia da una visione inadeguata della vita terrena e di quella ultraterrena: tale ignoranza conduce l’uomo ad agire, trattenendolo così nel saṃsāra.
Quest’azione risulta dall’affanata ricerca della via per la pace. Smettere di cercare e esser in pace è la soluzione. Ma come fare ? Come non fare ?
Bodhisattva
Nel buddhismo, un bodhisattva è una persona che, pur avendo ormai raggiunto l’illuminazione, e avendo quindi esaurito il ciclo delle sue esistenze terrene, sceglie tuttavia di rinunciare provvisoriamente al nirvana e di continuare a reincarnarsi, sotto la spinta della compassione, per dedicarsi ad aiutare gli altri esseri umani a raggiungerlo, spendendo per loro i propri meriti[1].
Lo stato di buddha è quindi l’obiettivo da conseguire per i mahāyānisti. Il percorso per raggiungere tale stato si avvia con la scelta di divenire un bodhisattva, adoperandosi per la liberazione di tutti gli esseri senzienti. Siccome la dottrina della vacuità (dottrina centrale per i mahāyānisti) insegna che non c’è alcun fenomeno separato dall’altro, allora non vi può essere alcuna “liberazione” individuale, tutti realizzeranno la bodhi.
La “inconciliabilità” tra illuminazione realizzata da un Buddha e la sofferenza di un “essere senziente” (e quindi la necessità di intervento di buddha e bodhisattva nel mondo) viene nelle scuole risolta secondo la dialettica madhyamaka: la verità assoluta (paramārtha-satya o śūnyatā-satya) richiama costantemente la vacuità (śūnyatā) e in questo senso non c’è alcuna differenza tra gli esseri senzienti e i Buddha, anzi non ci sono “esseri senzienti”; sul piano della “verità convenzionale” (o “relativa”, sans. saṃvṛti-satya) tali differenze esistono. La sintesi di queste due verità o “verità della Via di mezzo” (mādhya-satya) rende conto di ambedue e della loro inconciliabilità:
«Il saṃsāra è in nulla differente dal nirvāṇa.
Il nirvāṇa è in nulla differente dal saṃsāra.
I confini del nirvāṇa sono i confini del saṃsāra.
Tra questi due non c’è alcuna differenza.»
I testi di molte linee spirituali ci dicono che esiste :
“Shamballa” e la Gerarchia Nascosta
Ogni pianeta del sistema Solare ha un proprio Stato maggiore, costituito da ministri e ufficiali dei Logos Solari, i quali hanno il compito di portare a compimento il Piano divino.
Essi costituiscono la “Gerarchia Nascosta” o Governo Interno di ogni pianeta. Anche il nostro mondo si trova quindi sotto la guida di un Governo Spirituale di questo tipo, che procedendo dai Piani Superiori risulta invisibile a livello fisico, influenzando tuttavia, in modo diretto, proprio quel livello. Una poderosa Gerarchia nelle cui mani si trova il Governo Interno del mondo e l’intera evoluzione; l’amministrazione delle Leggi della Natura e la direzione dei temi del mondo. I membri di detta Gerarchia sono i Guardiani della nostra umanità. Ognuno, secondo il proprio livello nella Gerarchia, svolge multipli compiti, compiendoli in perfetta armonia con tutti gli altri.
La loro più grande Finalità consiste nel redimere l’umanità dall’ignoranza, portandola alla Saggezza, alla Luce, e all’Immortalità. A volte sono chiamati “Guardiani del Mondo”, perchè ad ognuno di loro è affidata ed assegnata una diversa area di questo. Questi Grandi Esseri appartengono al “Quinto Regno della Natura” o Regno Spirituale e costituiscono il Centro della cosiddetta “Grande Fraternità Bianca del Pianeta”, la cui missione, chiara e definita, è l’accelerazione del processo evolutivo del nostro pianeta Terra.
Ne fa parte preponderante il Logos Planetario della nostra Terra, detto “Sanat Kumara”, “l’Anziano dei Giorni” o il “Signore del Mondo”, il quale venne sul nostro pianeta, in tempi remotissimi, in forma eterica, e da allora è rimasto sempre con noi. Per l’estrema purezza della Sua indole, non potè adottare un corpo fisico come il nostro, e quindi ha sempre agito e agisce tuttora dal Suo corpo eterico. E’ un riflesso diretto della Magna Entità che vive attraverso tutte le evoluzioni di questo pianeta e vitalizza ogni cosa. Egli mantiene tutto entro la Propria Aura. In Lui viviamo, ci muoviamo ed abbiamo il nostro essere, e nessuno può trascendere il raggio della sua Aura.
Dato che la Sua poderosa Aura interpenetra e circonda tutti i Sette Piani del nostro Globo, Egli è cosciente di tutto ciò che accade e non c’è azione che gli sfugga. Egli conserva nella Sua Mente l’intero Piano dell’evoluzione, del quale nulla si conosce; Egli è la Forza che stimola e spinge tutta la macchina del mondo; il Suo lavoro si trova connesso probabilmente con l’umanità in massa, piuttosto che con singoli individui. Egli è la personificazione della Volontà Divina in questo pianeta; e quando nelle vite degli uomini, si manifestano forza, valore, decisionalità, perseveranza e altre caratteristiche simili, sono in effetti da riferire a Lui. Quindi quando parliamo di Dio, nostro Padre celestiale, è a Lui che ci stiamo riferendo.
Questo Grande Essere discese sulla Terra insieme ad altre Grandi Entità, ai tempi della razza “Lemuriana”, circa 18,5 milioni di anni fa, formando la “Gerarchia Nascosta del Pianeta”. Egli stabilì la propria dimora in un certo luogo del “deserto del Gobi” (dove ancora si trova), che a quel tempo non era un deserto come oggi, bensì un meraviglioso giardino, verde e fiorito. Questo Centro poderosamente Magnetico è conosciuto sotto diversi nomi, tra i quali il più familiare è certamente “Shamballa”, la “Dimora degli Dei”.
A “Shamballa” abitano quindi i “Kumara”, questi Esseri di Altissima evoluzione, ma possono anche risiedervi alcuni Maestri di alto livello di questo pianeta, ed altrettante Entità extraplanetarie. “Shamballa” è impenetrabile, nessuno può accedervi, né fisicamente, né in astrale, né in qualunque altro modo. È come una forza di Luce Vivente, ricettacolo dell’energia più elevata, l’energia di Sintesi e rappresenta la ghiandola “pineale” del pianeta. Lì sono contenuti i semi del futuro e il vero Proposito o Piano Divino.
Quindi non disperate e superate l’illusione del Samsara !
Mentre sviluppo la mente del risveglio
Lodo i Buddha che brillano
Mi inchino davanti a te mentre percorro il mio cammino
Per unirmi ai vostri ranghi, faccio il mio compito a tempo pieno
Per il bene di tutti gli esseri cerco
La mente illuminata che suscita
Rispetto a Shantideva e a tutti gli altri
Che hanno spiegato il Dharma per sorelle e fratelli
Ringrazio questo mondo come luogo di apprendimento
E per questo corpo umano che so di aver guadagnato
E il mio più profondo ringraziamento a tutti gli esseri senzienti
Perché senza di loro, non ci sarebbe posto per imparare ciò che vedo
Non c’è niente qui che non sia stato detto prima
Ma l’ho scritto ora, cosi’ che io sia sicuro
E consolidi le mie opinioni
E sarei felice se potesse aiutare anche qualcun altro.
Se gli altri mi mancano di rispetto o mi prendono in giro
Mi fermo e penso prima di reagire
Comprendo che stanno attraversando stadi insicuri
Colgo l’occasione per avere pazienza
La vedo come un’occasione per aiutare l’altra persona.
Stroncando sul nascere la negatività prima che possa peggiorare.
Una possibilità per me di essere forte e sicuro
Penso ai Buddha che sono venuti prima
Mentre lodo e rispetto il bene che hanno fatto
Conoscere l’amore può vincere l’odio in ogni situazione
Abbiamo bisogno di altre persone per creare
Le circostanze per l’apprendimento che erano qui per neutralizzare
Situazioni che suscitano le nostre più profonde paure
Cosi ‘possiamo lavorare per liberarle finche’ non saranno scagionate.
… è la sola cosa che ha senso
Per ringraziare i nostri nemici nonostante il loro intento
Il percorso del Bodhisattva è potenza e forza
Una forza dall’interno per perdurare nella pratica
Vedere gli altri è importante quanto me stesso
Mi sforzo per una felicità di benessere mentale
Con l’interconnessione che condividiamo come una cosa sola
Ogni azione che facciamo colpisce tutti
nel decidere cosa una situazione chiama
C’è un sentiero per il bene di tutti
Cerco di compiere ogni mia azione per il bene più alto
Con il desiderio altruistico di raggiungere la Buddhità
… prometto qui davanti a tutti quelli che ascoltano
Di cercare di compiere ogni mia azione per il bene di tutti gli esseri
Per il resto della mia vita e anche oltre
Giuro di fare del mio meglio, di non fare del male
E nei momenti di dubbio, posso pensare al Dharma.
E gli Illuminati che hanno superato il Samsara

Adam Yauch del gruppo rap BEASTY BOYS : Il nome del gruppo è un Acronimo di “Boys Entering Anarchistic States Towards Inner Excellence”, che significa : Ragazzi che entrano in stati anarchici verso l’eccellenza interiore. Il gruppo ha riconosciuto che l’acronimo era un “ripensamento” concepito dopo la scelta del nome.