Spirali geometriche, e un cerchio diviso in quattro segmenti, ognuno con la forma di un petalo e le parole “ave maria”.
12 OTTOBRE 2018 – 3 FEBBRAIO 2019
MUSEO SOLOMON R. GUGGENHEIM
Hilma af Klint: Dipinti per il futuro
Quando Hilma af Klint iniziò a creare dipinti radicalmente astratti nel 1906, erano come poco di quello che era stato visto prima: audace, colorato e scollegato da qualsiasi riferimento riconoscibile al mondo fisico. Erano passati anni prima che Vasily Kandinsky, Kazimir Malevich, Piet Mondrian e altri avessero fatto passi da gigante per liberarsi nella propria opera d’arte dal contenuto rappresentazionale. Tuttavia, mentre molti dei suoi contemporanei più noti pubblicavano manifesti ed esponevano ampiamente, af Klint manteneva i suoi dipinti innovativi in gran parte privati.
Li espone raramente e, convinta che il mondo non fosse ancora pronto a comprendere il suo lavoro, stabilisce che non venga esposto per i vent’anni successivi alla sua morte. In definitiva, il suo lavoro è stato tutt’altro che visibile fino al 1986, e solo nei tre decenni successivi i suoi dipinti e le opere su carta hanno cominciato a ricevere seria attenzione.
Af Klint è nata a Stoccolma nel 1862 e ha studiato alla Royal Academy of Fine Arts della città, diplomandosi con lode nel 1887. Ben presto si afferma a Stoccolma come stimata pittrice, esponendo abilmente dipinti figurativi e prestando brevemente servizio come segretaria dell’Associazione delle artiste svedesi. Durante questi anni si è anche profondamente coinvolta nello spiritualismo e nella teosofia. Queste modalità di impegno spirituale erano molto popolari in tutta Europa e negli Stati Uniti, soprattutto negli ambienti letterari e artistici, poiché la gente cercava di conciliare le credenze religiose di lunga data con i progressi scientifici e una nuova consapevolezza della pluralità globale delle religioni. Il primo grande gruppo di opere in gran parte non oggettive, The Paintings for the Temple, crebbe direttamente da questi sistemi di credenze. Prodotti tra il 1906 e il 1915, i dipinti sono stati generati in parte attraverso la pratica spiritualista di af Klint come mezzo e riflettono lo sforzo di articolare visioni mistiche della realtà. Dal punto di vista stilistico, sono sorprendentemente diversificate, incorporando forme biomorfe e geometriche, scale espansive e intime, e approcci massimalisti e riduttivisti alla composizione e al colore. Hilma ha immaginato di installare queste opere in un tempio a spirale, anche se questo piano non si è mai realizzato. Negli anni successivi al completamento di The Paintings for the Temple, af Klint ha continuato a spingere i limiti del suo nuovo vocabolario astratto, sperimentando forma, tema e serialità, creando alcune delle sue opere più incisive.
Questa ricognizione del lavoro di Hilma af Klint sarà la prima grande mostra personale negli Stati Uniti dedicata all’artista, offrendo un’opportunità senza precedenti di sperimentare i risultati artistici a lungo sottovalutati di Klint. Organizzata da Tracey Bashkoff, Direttore delle collezioni e Senior Curator, con David Horowitz, Curatorial Assistant, la mostra si concentrerà sugli anni di svolta dell’artista, 1906-20, quando ha iniziato a produrre dipinti non oggettivi e incredibilmente fantasiosi, creando un singolare corpus di opere che invita a rivalutare il modernismo e il suo sviluppo.
In collaborazione con Hilma af Klint: Dipinti per il futuro, il museo presenterà R. H. H. Quaytman: + ×, capitolo 34. Questa mostra presenterà un nuovo gruppo di dipinti dell’artista contemporaneo R. H. Quaytman, il cui costante interesse per af Klint risale al 1989, quando Quaytman organizzò una mostra sull’artista svedese al P.S.1 Contemporary Art Center di New York. In queste nuove opere, Quaytman si confronterà con il linguaggio estetico di Klint e con la carica spirituale del soggetto, riesaminando sia attraverso la lente dell’etica fondante del Guggenheim Museum, che era debitrice dell’arte e delle teorie di Kandinsky e culminata con l’incarico di Frank Lloyd Wright di progettare “un tempio dello spirito”.
Hilma af Klint: Paintings for the Future è organizzato dal Solomon R. Guggenheim Museum, New York, con la collaborazione della Fondazione Hilma af Klint, Stoccolma.
Hilma af Klint: Paintings for the Future è sostenuto dalla Fondazione LLWWW Foundation, dalla Juliet Lea Hillman Simonds Foundation, dalla Helen Frankenthaler Foundation, dalla Barbro Osher Pro Suecia Foundation, dalla Robert Lehman Foundation e dalla American-Scandinavian Foundation.
Il Comitato Direttivo di questa mostra, presieduto da Maire Ehrnrooth e Carl Gustaf Ehrnrooth, Trustee, è riconoscente per il suo sostegno, con un ringraziamento speciale a Fotene Demoulas e Tom Coté; Rafaela e Kaj Forsblom; Helena e Per Skarstedt; Johannes Falk; Miguel Abreu Gallery; Galerie Buchholz, Berlino/Colonia/New York; Katherine Farley e Jerry I. Speyer; Barbara Gladstone; Gilberto e Rosa Sandretto; Candace King Weir; e Charlotte Feng Ford.
fonte inglese : https://www.guggenheim.org/exhibition/hilma-af-klint
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