La lista del Patrimonio Mondiale dell’UNESCO e il PATTO ROERICH
Nikolaj Konstantinovič Rerich e la sua consorte Helena furono membri della Società Teosofica e tradussero in lingua russa La dottrina segreta di Madame Blavatsky.
Ma veniamo all’UNESCO e il suo legame con Roerich :
La difesa del patrimonio culturale e naturale è un compito fondamentale della coscienza umana. Nonostante ciò, non molti sanno cosa sia la Lista del Patrimonio Mondiale dell’Umanità dell’UNESCO, e pochissimi sanno che questo proviene da un nobile antenato, cioè il PATTO ROERICH.
L’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’Educazione, la Scienza e la Cultura (UNESCO) cerca di incoraggiare l’identificazione, la protezione e la conservazione del patrimonio culturale e naturale in tutto il mondo considerato di eccezionale valore per l’umanità. Ciò si concretizza in un trattato internazionale chiamato Convenzione sulla protezione del patrimonio culturale e naturale mondiale, adottata dall’UNESCO nel 1972.
Molto prima, nel 1929 Roerich, in collaborazione con il professore dell’Università di Parigi G.G. Shklyaver, preparò una bozza di trattato internazionale dedicato alla protezione dei valori culturali. Il progetto doveva essere un’analogia culturale con la Croce Rossa per la neutralità medica.
Roerich era già noto per il suo talento di pittore e di scrittore per la missione di conoscenza che portava avanti lungo tutto l’Himalaya. Il progetto si rivolge ai governi e ai popoli di tutti i paesi; è stato pubblicato sulla stampa e distribuito nelle istituzioni scientifiche, artistiche ed educative di tutto il mondo.
Il progetto di patto è stato approvato dal Comitato per gli affari museali della Società delle Nazioni e anche dal Comitato dell’Unione Panamericana. Infine, il Patto è stato firmato da 21 Stati delle Americhe ed è stato ratificato da dieci di essi.
All’indomani della seconda guerra mondiale, il Patto di Roerich ha svolto un ruolo importante nella formazione delle norme di diritto internazionale e nell’attività pubblica nel campo della protezione del patrimonio culturale.
Fu nel 1949, in occasione della quarta Conferenza generale dell’UNESCO, che fu definita la continuità tra il Patto di Roerich e le attività dell’UNESCO. In seguito, è stata accettata la decisione di avviare i lavori per la regolamentazione del diritto internazionale nel campo della protezione del patrimonio culturale in caso di conflitto armato.
C’è ancora molto da fare. L’Amazzonia in fiamme, il cambiamento climatico, l’inquinamento dell’atmosfera e delle acque del pianeta sono segni. Dovremmo lavorare con le scuole e le istituzioni culturali per generare consapevolezza su questo. La Lista del Patrimonio Mondiale dell’Umanità dell’UNESCO, ispirata dalla PAct di Roerich, si prefigge questo obiettivo: Incoraggiare i paesi a firmare la Convenzione sul patrimonio mondiale e a garantire la protezione del loro patrimonio naturale e culturale; Incoraggiare gli Stati firmatari della Convenzione a nominare i siti all’interno del loro territorio nazionale per l’inclusione nella Lista del Patrimonio Mondiale; Incoraggiare gli Stati Parte a stabilire piani di gestione e a istituire sistemi di rendicontazione sullo stato di conservazione dei loro siti del Patrimonio Mondiale; Aiutare gli Stati Parte a salvaguardare i beni del Patrimonio Mondiale fornendo assistenza tecnica e formazione professionale; Fornire assistenza di emergenza per i siti del Patrimonio Mondiale in pericolo immediato; Sostenere le attività pubbliche di sensibilizzazione degli Stati Parte per la conservazione del Patrimonio Mondiale; Incoraggiare la partecipazione della popolazione locale alla conservazione del loro patrimonio culturale e naturale; Incoraggiare la cooperazione internazionale nella conservazione del patrimonio culturale e naturale del nostro mondo.
Nikolaj Konstantinovič Roerich
Nikolaj Konstantinovič Rerich (in russo: Николай Константинович Рерих?; San Pietroburgo, 10 ottobre 1874 – Kullu, 13 dicembre 1947) è stato un pittore, antropologo e diplomatico russo esponente del simbolismo.
Rerich passò la maggior parte della gioventù nei pressi di Gatčina. Qui sviluppò l’interesse per la caccia, la storia naturale e l’archeologia. Scrisse racconti di avventure e illustrò una storia basata sull’incontro con un orso. L’artista Michail O. Mikešin vide i suoi disegni e lo incoraggiò dandogli le prime lezioni di pittura. Nicolaj voleva intraprendere la carriera artistica, ma il padre, famoso avvocato, decise che doveva studiare legge. E così fece entrambi gli studi iscrivendosi all’Accademia di Belle Arti e all’Università di San Pietroburgo.
Nel 1898 gli venne assegnata una cattedra all’Istituto Imperiale Archeologico e nel 1901 sposò Helena Ivanovna Šapošnikova, nipote del compositore Modest Musorgskij e pronipote del generale russo Kutuzov, colui che riuscì a sconfiggere Napoleone nel 1812.
Ebbero due figli: Georgij, uno scienziato, e Svjatoslav, un artista. Nei primi anni del Novecento, il professor Roerich dipingeva, organizzava scavi archeologici, studiava architettura, teneva conferenze e scriveva di arte e archeologia. Su invito dell’impresario Sergej Djagilev, diventò membro della società Mondo dell’Arte di Pietroburgo e per qualche tempo ne fu anche presidente.
Nel 1906 venne nominato Direttore della Scuola per l’Incoraggiamento alle belle Arti in Russia. Nel 1907 applicò il suo talento al disegno di scene e costumi per gli spettacoli organizzati da Djagilev, impegno che si è protratto fino al 1913 con l’allestimento del balletto La sagra della primavera di Igor’ Fëdorovič Stravinskij e coreografato da Vaclav Nižinskij. L’anno seguente diventò membro del consiglio della Società Imperiale di Architettura e nel 1909 fu eletto accademico dell’Accademia Russa di Belle Arti. All’inizio della rivoluzione bolscevica nel marzo del 1917, Maksim Gor’kij riunì a San Pietroburgo i connazionali che si occupavano di arte. Elessero un Comitato che si riuniva al Palazzo d’Inverno e Roerich ne fu il presidente per soli due mesi. In quel periodo era candidato per l’ufficio di ministro delle belle arti per questa sua capacità, ma non accettò l’alta carica.
Prevedendo i notevoli cambiamenti del suo Paese, decise di lasciare la Russia, trasferendo la famiglia in Finlandia. Su invito del direttore dell’Art Institute of Chicago, Roerich si recò negli Stati Uniti nel 1920. Aveva già eseguito più di 2500 dipinti ed era un artista di fama internazionale. Venne influenzato da molti artisti, tra cui Gauguin e Van Gogh. Le sue opere raffigurano scene naturali, temi ispirati dalla storia e dalla religione, molti sono nello stile degli antichi dipinti della chiesa russa. In America viaggiò a lungo, espose i suoi lavori, frequentò i circoli migliori, tenne conferenze.
Fondò Cor Ardens (Società Internazionale degli Artisti), il Master Institute of United Arts nel 1921 e Corona Mundi (Centro Internazionale d’Arte) nel 1922. Dopo aver progettato la sua prima spedizione in Asia, si imbarcò per l’India nel 1923. I membri del consiglio del Master Institute of United Arts fondarono il Roerich Museum nel 1923, in cui vennero raccolte moltissime opere di Roerich. Nel 1928 fondò l’Urusvati Himalayan Research Institute nella valle di Kullu in India, che fu un centro per lo studio di materiale etnografico e archeologico, diretto per oltre dieci anni dal figlio Jurij Roerich. Durante la sua vita produsse qualcosa come circa 7 000 dipinti, scrisse 1 200 opere di tutti i tipi e fu una delle “forze” che pose il Grande Sigillo degli Stati Uniti sulle banconote dei dollari. Nel 1929 e nel 1935 venne proposto come Premio Nobel per la pace per gli sforzi compiuti a favore della pace mondiale per mezzo dell’arte e della cultura e per i tentativi di proteggere l’arte in tempo di guerra.
Il Terzo Convegno Internazionale sulla Bandiera della Pace di Roerich nel novembre del 1933, fu un punto di svolta che portò poi all’approvazione del patto che venne in seguito conosciuto come il “Patto Roerich”. In sostanza si obbligava le nazioni a rispettare i musei, le università, le cattedrali e le biblioteche come si faceva per gli ospedali. Mentre gli ospedali in tempo di guerra esponevano la bandiera della Croce Rossa, le istituzioni culturali avrebbero esposto la “Bandiera della Pace”, cioè tre sfere color magenta inscritte in un cerchio dello stesso colore su sfondo bianco[1]. Il 15 aprile 1935, Roerich finalmente vide la nascita di un trattato consistente in un patto firmato alla Casa Bianca da rappresentanti degli Stati Uniti e di altre venti nazioni dell’America Latina. I biografi hanno scritto molto sulla vita di Roerich, ma hanno trascurato quello che era il vero “motore” della sua ricerca: il lato spirituale. A un certo punto della loro vita, i coniugi Roerich acquisirono una profonda conoscenza della letteratura e delle tradizioni della religione esoterica.
L’intima conoscenza dell’Oriente e le molteplici esperienze di Nicholas unite alla sua vasta cultura, spiegano perché venisse ricevuto con onore quasi ovunque egli andasse durante la spedizione in Asia Centrale e perché cinesi meravigliati dalla sua conoscenza lo chiamassero “l’Iniziato”. Uno dei biografi di Roerich diceva che le prime esperienze cominciarono nella sua infanzia con l’apparizione in sogno di una figura vestita di bianco. Alcuni seguaci affermano che il suo maestro di pittura Kuindži fu per un certo tempo il suo guru. In un tributo a Kuindži, Roerich disse: «… non solo era un artista straordinario, ma era anche un grande maestro di vita». Alcuni credono che Kuindži avrebbe introdotto Roerich alle idee e alla letteratura esoterica, ma quel che insegnò oltre alla pittura è avvolto nel mistero. In ogni modo i coniugi Roerich furono membri della Società Teosofica e tradussero in lingua russa La dottrina segreta di Madame Blavatsky. Nel corso degli anni pubblicarono diversi libri su una grande varietà di argomenti spirituali. Alcuni non identificano nemmeno l’autore e altri, come nel caso di Helena Roerich, vennero scritti sotto pseudonimo.
Attratti dall’Oriente i Roerich partirono per l’Asia nel 1923 e la spedizione durò quattro anni e mezzo. Viaggiarono attraverso il Sikkim, India, Ladakh, Tibet, Cina e Mongolia. Malgrado le enormi difficoltà, durante il viaggio Roerich realizzò 500 dipinti. Scrisse poi riguardo al viaggio: «L’Himalaya è una vera Mecca per uno scienziato». Fu proprio nella regione del Ladakh che, visitando monasteri buddisti e parlando con la popolazione locale, raccolse la leggenda del passaggio di Gesù Cristo per quelle terre antiche. Nicholas Roerich ci ha lasciato moltissime opere, tra le quali Himalaya, Altai-Himalaya e Il Cuore dell’Asia. È stato il referente in Tibet dell’Antico e Mistico Ordine della Rosa-Croce.
Le sue ceneri furono sepolte su un’altura di fronte alle vette himalayane che aveva tanto amato e magistralmente ritratto.
Onorificienze :
^ Arnold Rabbow, Dizionario dei simboli politici, Sugar, 1973, pp. 284-285.
- Andrei Znamenski – Red Shambhala. Quest Books, 2011.
- RUTH DRAYER – Nikolaj ed Elena Roerich; Città della Pieve , Nuova Era, 2012.
- Wikisource contiene una pagina in lingua russa dedicata a Nikolaj Konstantinovič Rerich
- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Nikolaj Konstantinovič Rerich
- International Centre of the Roerichs (Moscow)
- La prima opera in Italia che raccoglie le vedute himalayane di Nikolaj Roerich, su edizionidiar.it.
- Antico e Mistico Ordine della Rosa-Croce, su amorc.it.
- Agni Yoga Society, New York, su agniyoga.org.
- Schule für Lebendige Ethik, Hamburg, su lebendige-ethik-schule.de.