John Ernst Worrell Keely (Settembre 3, 1827 – Novembre 18, 1898) era un inventore americano di Philadelphia: inventò il “Motore di Keely” o “Keely Motor”. La chiave delle sue conoscenze è la scoperta della Sympathetic Vibratory Physics, ovvero fisica della vibrazione simpatica. Manipolando le onde sonore si accorse che in particolari casi era possibile generare effetti a dir poco stupefacenti. Alcune delle sue scoperte al tempo sembravano praticamente incredibili, mentre hanno trovato un riscontro ed utilizzo anche commerciale nei giorni nostri:
- riportò effetti di disintegrazione della pietra con onde sonore (che oggi è un processo di lavorazione comunemente utilizzato);
- produsse effetti luminosi nell’acqua, oggi conosciuti come Sonoluminescenza;
- riportò effetti di levitazione acustica, cioè tramite onde sonore (esperimento replicato con esito positivo dalla NASA, sollevando piccoli sassi);
- notò che alcune geometrie intensificavano la pressione sonora senza aggiungere ulteriore energia, oggi brevetto in uso dalla MacroSonics;
- osservò un effetto di diminuzione della temperatura in presenza di certe vibrazioni, oggi brevettato come refrigerazione acustica.
Keely utilizzava il suono prodotto da strumenti simili a canne d’organo, o da corni di ottone, propagato attraverso un filo metallico composto da oro, argento e platino (come alcuni gong tibetani), o da un semplice filo di seta. Sollevava sfere, composte dai tre metalli, al solo suono di una nota. Per raggiungere lo scopo si avvalse di molte apparecchiature da lui inventate. Una consisteva in una grossa sfera di rame di trenta centimetri di diametro, bloccata da un sostegno verticale. Al suo interno una serie di piatti metallici e tubi risonanti. Al disotto una serie di aculei di metalli che pizzicati emettevano un suono simile al diapason: veniva chiamato “Liberatore”. Un lungo filo composto da tre metalli: oro, platino e argento, era collegato ad un altro apparecchio “Risonatore” il quale poggiava su di un altro tavolo a 90 centimetri dalla sfera. Era composto da un cilindro metallico di quindici centimetri di diametro, alto venti, costituito da tubi metallici verticali, sui quali si trovava una coppa di ottone e vetro, al cui interno una bussola puntava con l’ago verso il Nord magnetico.
Gli aculei sollecitati producevano una nota che veniva regolata sul giusto tono, poi l’inventore suonava una tromba e l’ago della bussola ruotava impazzito. Keely, con i suoi strumenti, riusciva a fare molte cose, come far galleggiare sfere di 900 grammi sulla superficie dell’acqua contenuta in un recipiente. La cosa straordinaria era che le tre sfere rimanevano a galleggiare anche dopo che Keely cessava di suonare il suo corno. Solamente al suono di una nota diversa da quella iniziale le sfere affondavano nel liquido; riuscì a farle fluttuare anche nell’aria e di conseguenza fece volare un modello in scala di velivolo di quasi quattro chili!
Inventò anche uno strumento che doveva divenire l’elemento principale di un nuovo motore meccanico: l’arcolaio. Centinaia di sfere, tamburi e ruote, che producevano una potenza inaudita capace di impressionare le persone che assistevano ai suoi esperimenti. Costruì un cannone a vibrazioni per la marina militare, ma risultò troppo complicato nel suo funzionamento. Ridusse le dimensioni del suo Liberatore, rendendolo grande quanto un orologio da taschino, ma era il procedimento che complicava la realizzazione fuori del suo laboratorio. Era necessario trovare l’accordo di massa, ossia trovare la giusta intonazione fra le vibrazioni corporee di Keely, di risonanza della stanza, degli apparecchi e quelle emesse da eventuali visitatori. Quindi tutto doveva essere preventivamente sintonizzato.
Scoprì anche che le vibrazioni simpatiche erano in grado di disintegrare il quarzo e altri tipi di roccia dura usando la nota giusta. L’accordo di massa sulla prima ottava produce 42.800 vibrazioni al secondo sufficienti allo scopo. Ideò quindi un disintegratore che poteva venire impiegato nell’industria mineraria. Gli imprenditori minerari dell’epoca finanziarono ulteriori ricerche e Keely modificò di nuovo il Liberatore. Rifiutò comunque di rivelare la natura della forza “eterea” utilizzata e il conflitto che si venne a creare con i suoi finanziatori, lo spinse, in preda all’ira, a distruggere parte di quanto aveva scoperto e creato.
Gli effetti del suono hanno contribuito a catalogare le vibrazioni e enumerare quaranta leggi riguardanti la “vibrazione simpatica”. Sono gli argomenti della fisica teorica, delle stringhe e delle Superstringhe, secondo cui l’universo sarebbe la manifestazione dell’energia vibratoria. Dall’analisi della materia emerge che questa è un insieme di vibrazioni contenute nella sua struttura atomica. Le molecole sono composte da atomi, questi da leptoni, da fermioni, da fotoni, da quark e infine dai mesoni. Quindi alla base esiste una “sostanza” formata da particelle fini che possiedono una frequenza, ossia vibrano e si trasformano in materia.
“Nello spazio esiste una quantità infinita di atomi, base di tutta la materia, in condizione di movimento vibratorio costante, infinito nel limite, immutabile nella quantità, inizio di tutte le forme d’energia”. John Keely
Questa oscillazione o risonanza si presenta in cicli di tempo esatti e può essere misurata, controllata e stando agli esperimenti effettuati da Keely, utilizzata. Molti i testimoni fra i quali Nikola Tesla, Jules Verne, Thomas Edison, tanto da spingere i grandi finanzieri dell’epoca a costituire un’azienda, la Motor Keely, impegnando ben cinque milioni di dollari nell’impresa.
Perfino Madame Blavatsky riservò un capitolo al lavoro di Keely, alla forza energetica utilizzata nei suoi esperimenti. Secondo Madame Blavatsky, al signor Keely era stato concesso il permesso di passare oltre un limite perché ciò che inconsciamente aveva scoperto era la terribile forza siderale, chiamata Miscela (Mash Mak) dagli atlantidei, menzionata nel Ashtar Vidya con “un appellativo che non era gradito dare”. Era il Vril di Bulwer Lytton, la forza vibratoria che riduce in cenere centomila uomini ed elefanti; il fiabesco “Occhio di Kapilla” dei libri Indù. Una forza talmente distruttiva che in possesso di un moderno Attila ridurrebbe l’Europa al suo caotico stato primitivo in pochi giorni e senza testimoni in vita. Sempre secondo quanto afferma Blavatsky può essere prodotto un suono tale da sollevare in aria la Piramide di Cheope!
Keely quindi pare si sia affacciato alla soglia di alcuni dei più grandi segreti dell’universo in particolare riguardo a quello attraverso il quale si è sviluppato il mistero delle forze fisiche, quelle stesse forze, quelle vibrazioni che hanno permesso al suo “motore” di funzionare. E Forse a Leedskalnin di costruire il suo Coral Castle.
Dottrina segreta III (edizione 2006) p. 117
La forza futura
sue possibilità e sue impossibilità
http://www.teosofica.org/it/glossario-dottrina-segreta/glossario/,32?start=3642